venerdì 16 ottobre 2009

Avvelenamento generale

Salute,
prima di cominciare il il disprezzevole post, sincera solidarietà al popolo siciliano, Messina, l'Abruzzo, terremotati, alluvionati, iraniani, inondati nel vicino oriente e clandestini.

Sono avvenuti molti eventi da quando ho scritto l'ultimo blog post, e tra l'inizio dei corsi, voglia di fare e lavoretti vari, quasi mi sono scordato come si scriva un articolo mezzo degno di tale nome.
Ad ogni modo il titolo parla di avvelenamenti, e abbraccia molte molte cose... partendo dal bellissimo, pulito, controllato, libero e sfruttato mare fino all'avere un capo eletto dal popolo e che ha il sacrosanto diritto di fare ciò che vuole.
Questo ci piace e ci fa onore, nonché cambia a dismisura il modo di approcciarsi alla società, stabilmente corrotta e onesta nella sua tecnologica e antica ipocrisia.

Dunque talvolta può spuntare un giallore, giallastro, anche profumato di benzina erogata gratis dai motori superficialmente accomodati nelle nostre acque. A noi piace abbeverarci di cesio e scarichi delle valli sperdute dove mai nessuno andrà a mettere piede... o meglio nessuno degli spoliticanti.

E' un territorio tutto da difendere, ma ci si ripiega con bassa, prolungata ad intermittenza resistenza difronte all'onnipresenza del capo. Una lucciola che si accende e si spegne, una notte di bufera, incubi, 20 anni di atrocità e scandali coperti dalle menti più oscure e senza dubbio scrupolose dell'omertà.

Quando si parla delle problematiche del meridione non si scherza. Quando la terra entra in rivolta, vorrebbe inghiottire i rifiuti... umani... quando sarebbe così tanto vicina alla vendetta... si rilassa e sviene, ritornando nel vecchio stato di sonnolenza, aspettando un nuovo stimolo, un motivo per ricominciare a combattere. E' ciò che succede e si ripete ogni volta che si comincia una battaglia, di cui la vittoria sembra così vicina, ma la nostra realtà è molto differente da quella che ci vuole automi. Da qui a rientrare nella normale ottica, senza rifiuti, senza radioattività, senza ingiustizie il passo è breve: basta un pò di tempo e l'aiuto dei media e non divulgare più certe notizie di vitale importanza.

I ricercatori e precari si sono riuniti anch'essi, un'altra delle tante belle situazioni che ci sono in Italia. Una riunione fatta dai ricercatori per i ricercatori, visto che a quanto pare la presenza degli studenti è stata, tipo, dello 0%. Ma si sa che funziona così, quando non si toccano i dineri, quando non si tocca la salute e la via retta del successo, quando ciò che accade è immutabile, quando in parole povere... non ci tocca affatto!

Ma certo, la cosa è chiara. Sono i corsi che ci tolgono tempo, sono gli spazi che ci mancano, è l'informazione e le persone che sono opache... ma a noi, che ce ne frega?

Non so se in questo post si è capito tanto quello che volevo dire, del resto l'orario è quel che è, e la mia conoscenza altrettanto. Una delle cose importanti è comunque avere una concezione un pizzico più libera di quello che tanti personaggi si aspettano dalla popolazione.

Attenzione attenzione, per non dimenticare... 24 ottobre alle 9:00 sul lungo mare di Amantea, per andare a pescare tutti insieme su una petroliera... non dimenticate gli ami radioattivi e l'esca al cesio.

Non siamo che tanta culturame in balia di

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